Be’ fa un certo effetto. Dopo il mio primo articolo, dove raccontavo il mio pensiero sull’autopubblicazione, leggere notizie come questa, riportata da Pennyebook… sì fa un certo effetto, perché ritrovi gli stessi tuoi pensieri lì, nero su bianco (vabbè diciamo pixel su schermo), scritti da qualcuno che neanche conosci. Coincidenza? Lettura del pensiero? No, mi piace più pensare alla sincronicità.
In sostanza, cosa dice Mark Coker, fondatore di Smashwords, una piattaforma di distribuzione di ebook? Dice cose molto interessanti riguardo gli autori cosiddetti “indie”, che non sta per saggi pellerossa, ma “indipendenti”. Secondo Coker gli autori che si autopubblicano in ebook hanno molte frecce al loro arco. Ne faccio un veloce riassunto, ma su Pennyebook, al link riportato poco sopra potete leggere un maggiore approfondimento.
1 – Qualità
In America la qualità degli ebook autoprodotti, dopo gli inizi tentennanti di qualche anno fa, è cresciuta moltissimo. Oggi sono prodotti curati e professionali, dall’editing alla copertina alla promozione, e spesso rivaleggiano con i prodotti degli editori. Questo perché la qualità si misura attraverso le recensioni degli utenti, e gli scrittori hanno tutto l’interesse ad avere recensioni positive.
2 – Prezzi bassi
Questo si spiega da sé. Ai lettori piace avere qualità a un prezzo basso e l’ebook, eliminando costi di stampa e distribuzione (e nel caso di autori indipendenti anche quello dell’editore), è estremamente economico.
3 – Diversità di scelta
Gli editori tradizionali rifiutano valanghe di manoscritti, perché tentano di indovinare quello che la gente vuole leggere. Buttano via quindi anche libri che magari avrebbero un mercato. Questo buco viene riempito dagli indie, che rendono così le librerie online un paradiso per quanto riguarda la diversità di proposte disponibili.
4 – I lettori sono i nuovi curatori
Nel senso che nell’era degli ebook sono i lettori che decidono cosa merita di essere letto e cosa no. Grazie al passaparola e ai social network. Insomma gli editori in futuro, secondo Coker, non saranno più gli arbitri unici della selezione. Giustamente Pennyebook aggiunge che questo è vero in America e non da noi, dove gli ebook costituiscono ancora una misera frazione del mercato. Ma il futuro prima o poi arriverà anche da noi…
5 – Spazio sugli scaffali infinito
Nelle librerie c’è posto solo per gli editori più forti. Su Internet c’è posto per tutti. Anche a casa inoltre, lo spazio che possiamo usare per i libri è limitato, mentre computer e lettori ebook possono contenere intere enciclopedie.
6 – Gli ebook non si esauriscono mai
Ovvero, un ebook non avrà mai il problema di non essere più disponibile perché non viene ristampato! Sarà “immortale”, come dice Coker. Sarà possibile trovarlo in vendita online anche dopo anni e anni dalla sua prima pubblicazione, finché il suo autore lo vorrà. Nelle librerie tradizionali invece un libro ha poco tempo per essere in evidenza e sperare di essere comprato, prima che finisca in cantina e poi tra i resi.
7 – Vendite!
Tutti questi elementi fanno sì che gli ebook autoprodotti si vendano bene. In America il mercato di questo settore sta andando fortissimo. Ovviamente da noi le cose sono ben diverse. Siamo un popolo che legge poco, e di quei pochi che leggono ancora meno leggono in digitale… forza Italia, datti una mossa! Come ho scritto poco sopra, prima o poi il futuro arriverà anche qui, è solo questione di tempo.
8 – Saghe che iniziano gratis
Gli scrittori indie autori di cicli composti da più romanzi hanno escogitato un sistema che sembra rendere bene. Ovvero offrono gratis il primo volume della serie, trovando così dei lettori fedeli che si appassionano. In questo modo si rifanno poi con i volumi successivi, a pagamento.
9 – Grossi volumi
Gli indie sono tanti e scrivono tantissimo. Negli USA gli autori indipendenti, presi nel totale, stanno creando un bacino di lettori e fan più grande dell’editoria tradizionale.
10 – Ebook istantanei
Gli indie sono più veloci a rispondere ai desideri dei lettori, non dovendo passare dalle lungaggini dell’editoria tradizionale, sia burocratica che materiale (stampa, distribuzione). Se nasce un trend letterario, sono i più veloci a gettarvisi dentro, pubblicando in pochissimo tempo un ebook disponibile immediatamente online.
11 – Gli indie sanno mutare ed evolversi
I libri degli editori tradizionali (anche gli ebook) rimangono di solito uguali a sé stessi nel tempo. Statici. Un autore indipendente invece è più disposto a risistemare i suoi testi, con correzioni, accorgimenti, magari un cambio di copertina.
Che ne dite? Sembrano decisamente argomenti validi, tanto che anche un colosso come Apple ha fatto una mossa in questa direzione. La società della mela è nota in tutto il mondo per la sua capacità di prevedere il futuro. O meglio, di prevedere quello che la gente vorrà in futuro. Da parte mia spero che sia vero anche stavolta, dato che ha deciso di creare sul suo Store una vetrina apposita per gli ebook autoprodotti!
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