Ti rendi conto che il tempo vola quando una mattina ti svegli, e realizzi che tuo figlio ha cinque mesi. Cinque mesi? Di già? A me sembravano al massimo cinque giorni! Ma no dai, davvero siamo nel 2014? Cioè siamo ben oltre il mitico 2001, quando secondo Clarke e Kubrick dovevamo già essere in viaggio verso Giove? Sono veramente passati quindici anni da quando la Luna è uscita dall’orbita terrestre e il comandante Koenig si è perso nello spazio insieme agli scienziati di base lunare Alpha?
Sì, il tempo passa, vola, il futuro immaginato da scrittori e registi viene lasciato indietro dalla realtà che avanza. E allora ti prende una certa ansia, perché pensi che quest’anno compirai quarantadue anni, che non sono proprio bruscolini, insomma quando eri un ragazzino uno oltre i quaranta era più o meno un vecchietto. Ti prende l’ansia, se non altro, perché ti vengono in mente tutte le cose che vuoi fare e che ancora non hai realizzato, e ti sembra di sentire da qualche parte un ticchettio, che ancora quasi non si sente ok, ma piano piano si sentirà sempre di più, diverrà sempre più presente. Quarantadue? E che ci vuole ad arrivare a cinquanta? E poi… No, devi darti una mossa, sbrigati, datti da fare.
Ma parliamo anche delle cose belle, delle sensazioni irripetibili che vivi. Dell’emozione che ti dà tuo figlio quando sgrana gli occhi e si eccita, e ride e gorgheggia esaltandosi per una faccia buffa che gli fai, o quando si incanta con una banale busta di plastica, perché fa un rumore che gli piace. Ecco allora in questi frangenti io lo invidio, perché noi vecchietti quarantaduenni è proprio questa capacità che abbiamo perso. La capacità di meravigliarsi di fronte alle cose semplici, la capacità di gioire guardando il mondo e trovare in esso tutte le cose divertenti. Tutto è una novità, tutto è una scoperta.
Sarebbe bene anche per i vecchietti ritrovare quelle sensazioni. Sapete una cosa? Un modo per riuscirci è proprio leggere. Ma in Italia sembra che si parli solo di libri pallosissimi, seriosi, che raccontano i mali dell’Italia e del mondo, oppure del thriller del momento. Per carità, magari saranno pure scritti bene, magari saranno dei capolavori, però, però cazzo! Ma allargate i vostri orizzonti, andate su Wikipedia e cercate la definizione di sense of wonder. Esistono storie intriganti che parlano di altri mondi, personaggi incredibili, futuri meravigliosi o inquietanti, passato alternativo, storie dell’orrore che tengono incollati alla pagina, mondi inventati dove la magia è realtà. Sciogliete le briglie della fantasia, non esistono solo i gialli e l’attualità.
Non capisco perché la gente non si vergogni di andare al cinema a vedere Avatar e invece, quando si tratta di libri, qualsiasi fantasy, horror o fantascienza venga considerato di serie B. Cos’è, vi vergognate a tenere in mano un libro, se in copertina c’è un paesaggio fantastico, e non una foto del cazzo di Fabio Volo, per dire?
Non avete mai letto un fumetto di supereroi, eppure riempite le sale quando proiettano Iron Man. Perché ci sono Robert Downey Jr e Gwyneth Paltrow? E quindi vedere il film è cool, mentre leggere il fumetto è da sfigati? Avengers magari non sapete nemmeno che in Italia dovrebbe chiamarsi “i Vendicatori”, però siete andati al cinema perché c’erano Samuel L. Jackson e Scarlett Johansson. Avete visto Il Signore degli Anelli e avete intasato i forum scrivendo di quanto fosse figo Orlando Bloom nei panni di Legolas, ma per carità, leggere il libro no, roba da coglioni. Riempite i cinema e sbavate sulle superstar, ma libri e fumetti non ve li cagate di pezza.
Ma certo, un film è molto più facile, no? Nessuno sforzo di fantasia, è tutto già lì, pronto davanti ai vostri occhi. La verità è che avete perso la capacità di immaginare, il vostro cervello non è più in grado di lavorare di fantasia. Quel talento meraviglioso che la vostra mente aveva quando avevate cinque mesi, come mio figlio adesso. L’avete perso correndo appresso all’IMU, ai powerpoint aziendali, alle riunioni di lavoro, inseguendo la cazzo di proattività, l’avete perso a causa di questo paese di merda che non vi lascia più tempo per pensare, per sedervi in poltrona a leggere un buon libro.
Be’ seguite un consiglio. Se ne avete la possibilità cambiate nazione, subito. Cercatevi un posto dove la qualità di vita sia migliore, dove riuscire a trovare il tempo per voi stessi, dove non esistano pregiudizi su “alta” e “bassa” letteratura. Dove poter leggere in santa pace e recuperare la vostra capacità di immaginare, di provare il sense of wonder. Scoprirete allora mondi favolosi, esaltanti, mondi che vi intratterrano con le loro storie incredibili, fantastiche. Universi interi, dei quali i film sono solo una piccola, ristretta, limitata eco.
Leggete di più.
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