giovedì 30 settembre 2021

A volte ritornano

 



Oltre che il titolo di un famoso film, tratto da un famoso racconto, di un famoso scrittore, è anche quello che mi sento di dire in questo momento. A volte ritorno su questo povero mistrattato blog, pieno di post datati una volta ogni morte di Papa (o ogni pandemia), con qualche link morto qua e là (che dovrò prima o poi sistemare), e in generale che sembra un mezzo morto vivente, semi-abbandonato. Ma non è così eh, fidatevi, dai proviamo a scriverci qualcosa più regolarmente, magari anche dissertazioni più brevi ma più frequenti. Perché sì poi quando inizio a scrivere qualcosa qui va a finire che mi dilungo, e poi correggo, e poi aggiungo, e poi alla fine non pubblico proprio! E diamine no, bisogna cambiare le cose, perlomeno per segnalarvi che sono ancora vivo e che, con fatica, sto continuando a scrivere. E’ un periodo complesso per scrivere, impegni personali, familiari e lavorativi e signora mia non le dico, ma dove si andrà a finire e non lo so.

Ma riuscirò a dare regolarità alla cosa, giurin giuretta, anche perché è l’unico modo di combinare qualcosa ragazzi. Costanza e impegno. Poi magari riesco pure ad andare a vedere il nuovo Dune, chissà (no non ce la farò, già lo so). Che poi ‘sta cosa del nuovo film mi ha fatto realizzare una cosa. Lessi il primo Dune ormai parecchio tempo fa, quando ero un giovincello (inutile dire che mi fulminò). Ma sapete che in tutti questi anni non ho mai letto i seguiti, né quelli di Herbert padre né quelli del figlio? Quindi insomma stavo pensando che faccio, rileggo il primo libro e mi finisco almeno il primo ciclo? Porca miseria sono indeciso ho tante di quelle cose da leggere. E poi dovrei come prima cosa rileggere il primo, appunto. Ecco questa è una cosa che mi crea problemi, anche se sono sicuro che mi delizierei dopo tanto tempo a rileggerlo. Però è un problema generale che ho, io come quei pochi lettori “forti” che esistono somewhere in the world (in Italia sono mosche bianche). Con tante cose da leggere decidere di tornare su qualcosa che si è già letto è una decisione importante, perché toglie tempo alla lettura di qualcosa di nuovo. Non so, ci penserò su, dato che in questo caso in effetti poi ci sarebbe del nuovo, cioè i seguiti che non ho mai letto. Stesso problema di rilettura, ma senza questione dei seguiti, si pone anche per la nuova edizione del Signore degli Anelli, che vorrei tanto leggere, e chissà quando mi deciderò a farlo.

Ma tutte queste cose probabilmente potrò farle quando sarò anziano, se ci arrivo, chissà. Lì avoja a tempo. Ultimamente se non altro ho guadagnato un altro pezzettino di tempo della giornata da dedicare alla lettura. Dopo tanti anni ho cambiato sede lavorativa, e vado e torno col treno. Solo che è troppo veloce, appena 25 minuti di viaggio, quindi tra andata e ritorno un’ora scarsa di lettura. E vabbè pazienza, meglio di niente. Pensare che a me il treno piace tanto, ma proprio i viaggi lunghi, quelli che durano ore… anche in questo caso mi sento anacronistico, qui tutti a elogiare i TAV e la velocità, io mi farei invece quei bei viaggi lenti di una volta, con tanto tempo per leggere, pensare, scrivere. Ma è proprio un problema generale eh, oggi bisogna essere veloci e scattanti in tutto. Nei viaggi, sul lavoro, a parlare. Pure film e musica vanno a tremila… forse per questo mi piace Villeneuve, che dicono sia lento.

Ma prima di salutarci (io e quei 2-3 che capitano sul blog) vi racconto una cosa curiosa. Già ho scritto altrove che mi sto dedicando, come scrittura, a racconti che mischiano Storia e soprannaturale. Ebbene tra le varie idee che mi sono segnato c’è questo spunto: una nave romana si perde durante una tempesta e arriva nell’impero Maya. Un appunto breve, proprio così come l’ho scritto, buttato giù diverso tempo fa. E poi che mi succede? Di recente ho comprato la mitica biografia di Lovecraft di S.T. Joshi, finalmente pubblicata anche in Italia. E guardate che vi trovo a pagina 203:


Eh ragazzi e che vi devo dire, sono rimasto a bocca aperta. E cavolo, come fai a ignorare questa cosa? Coincidenza? Segno del destino? Idee comunicate dall’aldilà? No, semplicemente un affascinante caso di sincronicità. Però è incredibile davvero eh, dà da pensare.

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