L’altra mattina ero intento alla quotidiana lotta mattutina con mio figlio, per fargli dare una mossa e non fare tardi a scuola.
E ripensavo a quando ero piccolo io e ricordo chiaramente quanto fosse assente in me un qualsiasi senso di urgenza, di dover correre per non fare tardi. Cioè, è chiaro che i tuoi genitori ti spiegavano che non dovevi fare tardi a scuola eccetera eccetera, ma in realtà era un concetto che non potevi comprendere veramente.
Perché quando sei bambino è tutto diverso, pensi sempre di avere tutto il tempo del mondo per fare qualsiasi cosa, anche per mangiare e soprattutto per giocare. Questo vale, attenzione, non solo nella visione generale della vita, che sembra infinita davanti a te, ma vale proprio nella quotidianità.
Ecco, penso che la grande differenza tra adulti e bambini, o almeno una delle grandi differenze, sia proprio questa: in un bambino la giornata è come un grande contenitore, un lasso di tempo imprecisato che inizia la mattina e finisce quando vai (o meglio devi andare) a letto; e in quel range ci può stare tutto, soprattutto il divertimento ovviamente, in infinite forme e possibilità.
Di contro, la giornata di un adulto è di una tristezza sconfortante. Dalla sveglia della mattina in poi, per tutto il giorno, viviamo con l’ansia dettata dalle scadenze, dagli orari per fare qualsiasi cosa: fare colazione, portare a scuola i figli, il lavoro, pensare ai pasti, alla casa, alle incombenze domestiche e burocratiche. La nostra giornata è un susseguirsi di impegni da fare a una determinata ora, e questo tipicamente prosegue per la vita intera.
Per chi ha un istinto creativo questa realtà è ancora più frustrante perché la creatività non ha regole, non ha orari. Incasellarla quindi dentro la quotidianità è qualcosa di molto faticoso.
Ecco perché si dice che “l’adulto creativo è il bambino che è sopravvissuto“. Dobbiamo cercare di far sopravvivere il bambino dentro di noi anche nell’età adulta, se vogliamo essere creativi. Ma in generale se vogliamo vivere una vita felice. Tanto, prima o poi scade pure quella eh.
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